Andrea, Memi : vi racconto una storia...
Tanto, tanto tempo fa il mese di gennaio, che stava ormai finendo, decise proprio di essere veramente il mese più freddo dell'anno.
A Verona scese molta neve, si ghiacciò perfino la fontana di piazza Bra e per le strade si poteva andare con lo slittino, ad Amsterdam divennero ghiacciati tutti i canali, per la gioia dei bambini, che poterono infilarsi i pattini e scivolare e fare voli su quelle superfici lucide, qualcuno decise anche di montare le catene sulle ruote delle biciclette...
Nei camini di ogni casa, si accendevano grandi fuochi per scaldarsi, ma durante la notte il grande freddo faceva gelare anche l'acqua nei lavandini... e la mattina non ci si poteva lavare la faccia e neppure i denti.
Per le strade la gente camminava tutta infreddolita ed imbacuccata e tutti cercavano di uscire poco, anche l'asilo delle Suore Dimesse rimase chiuso e pure la British School e De Witte Vlinder.
La sera le famiglie veronesi, si riunivano davanti a grandi pentole di vin brulè e quelle olandesi davanti a bricchi di koffie verkeerd... (non credo sia mai esistita la birra brulè).
Tutti, nella loro lingua, si dicevano : "Finirà anche questo gennaio/januari"... ed aspettavano con ansia l'arrivo di febbraio/februari, sperando di sentire meno freddo ed un po' di profumo di primavera nell'aria.
In mezzo a tutto quel gelo, anche gli animali non stavano proprio bene: per gli abitanti del Parco Sigurtà e di Voldelpark non era facile procurarsi cibo e non potevano neppure accendere il fuoco nelle loro tane o nei loro nidi e non erano capaci di preparare il vin brulè e il koffie verkeerd.
Una merla di Verona e la sua cugina merel di Amsterdam, agitate, dispettose, brontolone e stanche del troppo freddo, attraverso il passa fischio, si accordarono per andare a dire una volta per tutte a gennaio/januari quello che pensavano di lui, tanto ormai stava per finire: infatti a quei tempi era proprio gennaio il mese più corto dell'anno e durava solo 28 giorni.
Quindi la mattina del ventottesino giorno volarono entrambe sul ramo più alto del Parco Sigurtà e di Voldelpark. Erano belle con le loro piume nere tirate a lucido e, dal loro becco giallo brillante, cominciarono ad uscire fischi arrabbiati che in "merlese italo/olandese" dicevano più o meno così: "bravo, ti sei divertito a farci tremare di freddo ed a farci patire la fame? ma oggi è il tuo ultimo giorno! Domani dovrai lasciare il posto a febbraio/februari, così noi ricominceremo a vivere meglio!!! Ciao, arrivederci!!! Hallo, bye voor nu!!!
Il mese di gennaio, che capisce e parla tutte le lingue e tutti i versi, lasciò che merla e merel, si sfogassero, ma poi con gelida calma disse : "Attenzione cugine, perchè non sono ancora finito!"
Le due italo/olandesi volanti soddisfatte e sicure del fatto loro, sbattendo altezzosamente le ali, tornarono ognuna nel proprio nido ad aspettare finalmente febbraio/februari, scambiandosi strada svolazzando, sempre attraverso il passa fischio, complimenti ed elogi per la riuscita della missione.
Gennaio però alla fine si arrabbiò, andò a bussare alla porta di febbraio, che aveva già i bagagli pronti per partire verso la sua postazione, e riuscì a convincerlo a farsi regalare tre giorni... quindi 1, 2 e 3 febbraio diventarono 29, 30 e 31 gennaio che, sempre più infuriato, cercò di vendicarsi e di distribuire freddo e gelo con tutta la sua forza.
A merla e merel, anche se pentite, non restò che cercare un po' di calore sul tetto di una casa, vicino ad un camino fumante. Rimasero lì riparate per tre lunghe giornate, ma presero tanto di quel fumo, che le loro lucide piume ed il loro brillante becco giallo diventarono per sempre grigi.
Andrea, Memi, ecco, è per questo che da allora il mese di febbraio è il più corto dell'anno, la merla è diventata completamente di color grigio fumo, a differenza del merlo che è sempre nero e con il becco giallo, e gli ultimi tre giorni di gennaio, che sono i più freddi di tutto l'anno sono chiamati "i giorni della merla/dagen van de merel
P.S: Memi non so se le traduzioni siano esatte... puoi sempre correggere tu...
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