Andrea, Meltemi, vi racconto una
storia...
… di una nonna che è andata in
vacanza e che ha deciso di staccare la spina per un po', è un modo
di dire sapete che significa … praticamente non fare niente, non
pensare a niente...e non collegarsi a niente.. o quasi...
Lei l'ho ha fatto soprattutto per
scelta : aveva proprio bisogno di aria nuova, tranquilla e senza smog...
ed un pochetto per costrizione : lassù
in Lessinia, nel posto dove è andata non è più disponibile il WIFI ... mannaggia...
Quindi cercava di connettersi solo per
avere qualche notizia dei suoi nipotini e poi passava le sue
giornate a fare lunghe passeggiate.
Ha avuto come amico il sole che le ha
regalato giorni limpidi e sereni, così ha potuto vedere panorami infiniti e
colori e riflessi accesi... e si è scottata il naso e non solo
quello, ha preso un po' di abbronzatura, che le ha dato un aspetto un po' buffo, perché ha tutti i segni dei calzini e della maglietta.
Qualche volta si è fatta delle
camminate in solitaria, senza però allontanarsi molto ed addentrarsi
troppo bei boschi... perché lei non è la nonna della fiaba di
Cappuccetto Rosso, e, siccome dicono che qualche lupacchiotto vero
in quella zona ci sia, meglio rimanere nei paraggi.
Zigzagando tra sassi grossi e piccoli,
mucche che si sarebbero potute chiamare brunetta, bianchina, nerina...
ed “enormi torte al cioccolato un pochetto puzzolente”
ha seguito il volo di
farfalle variopinte, di calabroni e scacciato qualche insistente
mosca, con la speranza che fosse attratta dal profumo della sua crema
solare.
Ogni tanto c'erano delle pozze d'acqua e le mucche andavano a bere e continuavano a muovere la testa ed anche i grossi campanacci attaccati al loro collo: di quei concerti! ... e la nonna si è chiesta : “ma sono sorde? come fanno a resistere con quel suono martellante nelle orecchie?”... e le veniva anche da ridere perché dimenavano il capoccione a tempo di musica... come se ascoltassero “andiamo a comandare...” che fossero tutte munite di cuffiette che trasmettevano la canzone di Rovazzi... tra i rovi?
Meltemi, non so se tu conosci questo tormentone estivo italiano, ... ma se chiedi ad Andrea sa sicuramente spiegarti tutto.
Anche stormi di uccelli neri con grandi ali andavano a dissetarsi negli stagni, sembravano falchetti, arrivavano tutti insieme, atterravano, sorseggiavano acqua e poi via verso quel cielo così azzurro, che in città si vede rare volte.
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Eccola bianchina! |
ed “enormi torte al cioccolato un pochetto puzzolente”
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Ogni tanto c'erano delle pozze d'acqua e le mucche andavano a bere e continuavano a muovere la testa ed anche i grossi campanacci attaccati al loro collo: di quei concerti! ... e la nonna si è chiesta : “ma sono sorde? come fanno a resistere con quel suono martellante nelle orecchie?”... e le veniva anche da ridere perché dimenavano il capoccione a tempo di musica... come se ascoltassero “andiamo a comandare...” che fossero tutte munite di cuffiette che trasmettevano la canzone di Rovazzi... tra i rovi?
Meltemi, non so se tu conosci questo tormentone estivo italiano, ... ma se chiedi ad Andrea sa sicuramente spiegarti tutto.
Anche stormi di uccelli neri con grandi ali andavano a dissetarsi negli stagni, sembravano falchetti, arrivavano tutti insieme, atterravano, sorseggiavano acqua e poi via verso quel cielo così azzurro, che in città si vede rare volte.
Ai bordi della stradina e sui pascoli intorno ha visto tanti fiori colorati e cespugli colmi di bacche
rosse, molti anche pieni di spine che non ha mai raccolto, non solo per non pungersi, ma soprattutto perché tante varietà sono protette: vuol dire
che ci sono famiglie di piante che se vengono colte rischiano di rimanere in poche e questo non va bene perché oltre a rendere belli prati e boschi servono anche agli insetti, uccelli e mammiferi per vivere.
Ha costeggiato anche tanti paletti dove
erano fissati dei cavetti gialli: anche questi non si potevano
toccare per non prendere le scosse. Non è che generino impulsi di corrente forte, ma
quella giusta per fermare qualche mucca che vuole scappare, ma
secondo la nonna servono a poco... perché ha incontrato brunetta,
bianchina e nerina a passeggio ovunque.
Una volta dentro ad un recinto
delimitato dal filo spinato ha visto un gregge di pecore, erano tante
e c'erano anche alcuni agnellini, uno furbetto ha tentato l'evasione, ma subito il cane pastore si è accorto della tentata fuga
ed abbaiando è andato a riacciuffare il monello.
Un pomeriggio verso il tramonto ha avvistato un camoscio, bellissimo! Voleva fotografarlo, ma
bisognava avvicinarsi troppo e non voleva spaventarlo e farlo
allontanare, quindi lo ha salutato da lontano, però è andata a dire ciao a due cavalli che facevano merenda, poco lontano.
Sapete che ha incontrato pure tantissime marmotte, intere famigliole che avevano la loro tana anche
vicino alle strade e stavano beate a fare il picnic all'ombra.
Sul solito percorso dietro casa, è stata fermata da un grillo...
che puntava verso una deviazione sul prato, la nonna ha deciso di seguire quel consiglio ed è arrivata in alto su una cresta da dove si poteva ammirare un bellissimo panorama: montagne altissime, cime ancora piene di neve, erano i ghiacciai dell'Adamello e le Dolomiti di Brenta.
che puntava verso una deviazione sul prato, la nonna ha deciso di seguire quel consiglio ed è arrivata in alto su una cresta da dove si poteva ammirare un bellissimo panorama: montagne altissime, cime ancora piene di neve, erano i ghiacciai dell'Adamello e le Dolomiti di Brenta.
Si è riempita gli occhi di
quella bellezza e ha pure caricato di aria buona i polmoni... così non avrà più scuse quando dovrà giocare e fare mille corse con i suoi nipotini... ha detto che se riesce vuole portare a
casa qualche bottiglia “di aria di montagna la vita ci guadagna”
di riserva...
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