lunedì 25 luglio 2016

AL PARCO GIOCHI CON FANTASIA



Allora, oggi cambiamo destinazione, andiamo alla scoperta di un nuovo parco giochi.
  • che ne dici Andrea?
  • ok nonna, dove si trova?
  • dobbiamo arrivarci con la macchina, ma non è lontano
  • dai allora portami

Dopo aver acchiappato al volo il cappello ed una bottiglietta di acqua, recuperiamo l'auto in garage e ci mettiamo in strada

Facciamo pochi chilometri e parcheggiamo proprio davanti all'ingresso della nostra nuova meta da esplorare.

Entriamo : non c'è nessuno! Un parco giochi tutto per noi e pure con qualche angolo di ombra!!!



Iniziamo il giro di ricognizione ed Andrea sale su tutti i giochi... gli scivoli sono un po' "roventi", ma le altalene sono sempre una fresca alternativa.
  • Spingi  nonna, più forte dai, voglio andare altissimo
Decidiamo  poi di fare una pausa seduti su una panchina al riparo dal sole.
  • Nonna, giochiamo a qualcosa?
  • Sì  dai a cosa possiamo giocare?
  • Giochiamo a morra!
  • A morra Andrea?
  • Ma sì nonna, la morra cinese, ci giocavo sempre all'asilo!
La sua manina parte di scatto

quattro tiri insieme, non è che io proprio lo conosco sto gioco e poi lui è sveltissimo... sì insomma perdo alla grande.

Urge inventare qualcosa di diverso!

In mezzo a tutto quel verde propongo di aprire una bottega di frutta e verdura: l'idea viene accolta.

Sulla panchina allestiamo una bilancia di fortuna e la vendita inizia: un' attività del tipo "km 0", merce fresca raccolta dal campo, con tanta fantasia. Io faccio la fruttivendola e lui è il cliente.
  • Buongiorno signore, desidera?
  • Buongiorno, oggi vorrei fare un minestrone
  • Bene, vado a cogliere un po' di ortaggi
Foglie e legnetti di ogni forma e genere prendono il nome di carote, patate, piselli, fagioli... peso il tutto e faccio il conto: 5 euro
  • Bene, grazie, arrivederci
Poi ci scambiamo i ruoli.
  • Buongiorno signora, desidera?
  • Salve, vorrei fare una macedonia, cosa mi consiglia?
  • Quello che vuole, mi dica lei, abbiamo tutto
  • Pesche, ciliege, albicocche...
Andrea fa un giretto e torna con le mani piene di "frutta" ed anche qualche fiore da mettere nel vasetto con l'acqua, dopo a casa.

Prosegue con le operazioni di pesatura e mi fa il conto: 1000 euro... una macedonia di pepite d'oro!!!

Il commercio va avanti un pò... e le nostre ricette si arricchiscono di ingredienti strani.., dolci, salati e pure schifosetti, modello caffè della Peppina... e scoppiamo di risate.
Finché, finisco i soldi... dobbiamo architettare dell'altro.

Guardandoci intorno vediamo tanti rametti sparsi sul quel tappeto erboso: possono diventare archi, frecce, scudi, spade laser... lui combatte, io fornisco armi... innocue, ma che lo rendono invincibile.

Si avvicina mezzogiorno, è l'ora del rientro.
  • Forza Andrea dobbiamo  tornare a casa 
  • Nonna posso portarmi via tutte le mie armi?
  • Senti ti faccio una proposta: carichiamo in macchina solo l'arco e cerchiamo un rifugio per il resto 
  • Va bene, ma dove?
  • Costruiamo una capanna vicino ad una di queste piante
Andrea mi guarda incuriosito, ormai l'ho detto e qualcosa devo escogitare e pure velocemente... 
Individuiamo l'albero che ci sembra idoneo,  lo nominiamo punto base ed io inizio a dare istruzioni al mio aiutante di campo.... (più campo di questo...)
  • Ecco, dividiamoci e cerchiamo di prendere su le frasche più grandi che ci sono sparse nel prato e le portiamo in questo punto di raccolta
  • Ok vado
Scappa via e lo sento che mi urla da lontano
  • Va bene questo?
  • Sì, porta qua
Nel giro di pochi minuti raccattiamo ramoscelli di tutte le dimensioni, da quelli più piccoli stacco strisce di corteccia che mi servono per intrecciare insieme quelli più consistenti, mentre Andrea soddisfatto vede prendere forma "la capanna della nonna Tella"









Fase 1- posizionamento struttura

         
             Fase 2- posizionamento armi


Fase 3 - posizionamento chiusura finale

Soddisfatti, battiamo cinque!

Riprendiamo la via di casa, con la promessa che alla prima occasione andremo a vedere come stanno i nostri residui bellici.

In tutto questo tempo trascorso al parco giochi non abbiamo visto entrare un cane... anzi un cane sì, nella zona a loro riservata è entrato un danese che Andrea, viste le dimensioni ha definito "cane come un cavallo"... 




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