mercoledì 8 maggio 2019

COSA VUOI FARE DA GRANDE? TORNARE QUALCHE VOLTA PICCOLA







Sono arrivata con largo anticipo, non mi andava di restare ad aspettare a casa, quindi ho trascinato il mio trolley rosso giù per quelle scale, più che scale sembrano delle piste da sci nere ed ora sono qui all'aeroporto gate D 78 in attesa di imbarcarmi per il viaggio di ritorno, anche questi dieci giorni sono passati troppo in fretta, come sempre.





Seduta e sola cosa faccio? Dai scrivo... ma andiamo per ordine: sarà un post lungo. 

Avevo programmato questo volo a dicembre, dovevo assolutamente vedere la casa nuova di Michela, anche se oramai con tutti i video tour a cui avevo partecipato mi rimaneva solo da toccare più che vedere, toccare... abbracciare tutti gatto compreso, Piky ogni volta mi fa un sacco di feste e fusa. 






Quindi i primi giorni mi sono serviti a prendere confidenza con la nuova location graziosissima, piccola, ordinata, luminosa, calda... vabbè mi fermo... non voglio fare la mamma esagerata... finisco con un "brava Michela"! 

Poi sono stata in perlustrazione del nuovo quartiere, in realtà non lontano dal precedente e direi ancora più vicino al centro, l'abitazione si trova in una zona più interna e si affaccia su un giardino pubblico in fase di ristrutturazione. Cosa vuoi di più Meltemi? Esci di casa e sei al parco giochi! 

Eh ma ora vi racconto la parte migliore del mio soggiorno olandese. La mia expat ha organizzato due giorni a Efteling https://www.efteling.com/it : la partenza è stata un po' sofferta e in forse perché, la bambina di una volta, come le bambine di oggi si è beccata il giorno prima febbre e mal di gola... cosa facciamo? In Italia le farmacie sono più fornite ma in Olanda non proprio, praticamente solo paracetamolo a buso e... strani rimedi che quasi mi rifiuto di descrivere. 

Michela va bene l'infuso di zenzero, limone e miele ma le mezze cipolle sotto i calzini e l'intruglio di zenzero, limone, aglio, curcuma, miele e latte... anche no! Ma chi ti ha suggerito queste schifezze!? Alla fine mi sono arresa e travestita da befana guaritrice per confezionare pozioni imbevibili e calzette ripiene di cipolla. 

Ha funzionato?   Mah... già la tazza la dice tutta : bisogna crederci forse...



Visto che la brodaglia gialla è rimasta quasi tutta nella tazza sul comodino e le cipolle sono cadute con i calzini sotto il letto... direi che sono stati paracetamolo ed infuso di zenzero a fare il loro dovere e il giorno dopo nonna, mamma, e nipotino sono partiti in macchina verso Efteling. 

Meltemi avrà chiesto 100 volte: "quanto manca?" Una media di una volta/km. 
Finalmente eccoci qua davanti ai cancelli della nostra destinazione... poca coda... che siano stati gli intrugli a farci spazio al nostro passaggio? 





Ci troviamo nel grande piazzale dell'ingresso. Seguiamo il flusso dei visitatori e decidiamo di affrontare la prima attrazione. Sarà un'esperienza nuova per tutti e tre, perché anche se Michela e Meltemi sono già stati in questo grande parco divertimenti, la volta precedente il monello era troppo gnomo per salire sull'aquila "Vogel Rok"... ma ora con l'altezza ci siamo e se può salire lui... beh sarà in ogni caso un gioco da bambini, quindi manco ci informiamo sulle caratteristiche ed io mi fido dei miei saggi accompagnatori. 
Ci ritroviamo incastrati in un vagoncino, loro davanti e io dietro e si parte. Entriamo a velocità lenta dentro un portone dove ci aspetta il buio assoluto! Una piccola salita e poi giù a precipizio "le discese ardite e le risalite e poi ancora in alto con un grande salto" credevo di fare un infarto. Io con la mia paura di volare, ho fatto una sola volta le montagne russe nella mia vita e ancora le ricordo... mi sono ritrovata in questo inferno e in più al buio... Finalmente la luce in fondo al tunnel. 😱
Ci fermiamo, scendo barcollando e con un senso di nausea... Meltemi mi guarda con le lacrime agli occhi, non per la paura, ma per la velocità, Michela mi dice "a dirla tutta ci ha trovati impreparati" Muta, resto muta! Guadagno l'uscita velocemente, aria ho bisogno di aria. Non male come inizio... il piccoletto mi propone un altro giro... manco morta... lui ci ritorna con la sua mamma, non subito, ma poco dopo. Io ho già dato, li aspetto seduta sulla panchina. Fa freddo, piove ma sto benissimo dove sono. Continuiamo il nostro percorso tra altre attrazioni meno spericolate, giardini fioriti e chioschi di souvenir e di prelibatezze.



Non ci lasciamo scappare lo spettacolo che racconta la leggenda di Raveleijn dove assistiamo all'esibizione di cinque cavalieri, che salvano un villaggio dal dominio del conte malvagio  e  del suo  drago sputa fuoco.



È tutto molto bello e curato qui, facciamo un giro sulle gondolette, saliamo sulla pagoda, sul trenino, passeggiamo tra i vialetti ed i canali, prima di uscire ci mettiamo in attesa davanti al laghetto per ammirare lo spettacolo delle fontane danzanti. Che meraviglia tutti quei getti azionati a tempo di musica ed intervallati da giochi di fuochi.


Iniziamo a trascinarci le gambe, la stanchezza si fa avanti. Le ginocchia cedono, ma la lingua di Meltemi è ancora carica a mille non ha mai smesso di parlare. dalle nostre parti si dice "el taca boton con tuti" in olandese, in inglese.. in italiano, indistintamente con bambini, mamme, papà, secondo me ha parlato anche con i pesci.
Ci avviamo verso l'uscita, ma passiamo la notte in hotel, il divertimento non è finito, ci aspetta un altro giorno di avventure.
Il chiacchierone non concede tregue e pure in albergo arriva fino in  cucina a prepararsi il gelato.


La mattina dopo siamo di nuovo pronti a varcare i cancelli, la giornata si prospetta più caotica, c'è più gente, 

ma, con calma riprendiamo il giro.

Iniziamo con il bob, una corsa dentro la pista, senza neve, ma con una sequenza infinita di curve ai 60 km/h. Inizio alla grande!!! Anche questa volta mi viene richiesto il bis: ringrazio, rifiuto e vado avanti.
Proseguiamo tranquilli tra giostre di cavalli, percorsi sull'acqua, fino ad arrivare nel bosco delle fate dove incontriamo personaggi delle fiabe più famose ed un pavone che si "pavoneggia".



E' ora di rientrare, stavolta Meltemi non scandisce i chilometri, ma si addormenta.

Le giornate passano ed io cerco di godermi ogni momento con i miei olandesini: non sempre il tempo ci dà la possibilità di uscire, fa un bel freddino, ma con Michela riesco a trovare un pò di calor...ie,


Freddo gatto!!!

La più buona torta di mele di Amsterdam e dintorni



























Ora sono qui in attesa di risalire sull'aereo per rientrare: non è che quell'aquila mi abbia proprio tranquillizzata 😏😀...


Nessun commento:

Posta un commento