sabato 18 gennaio 2020

QUALCOSA DI...

C'è stata tanta allegra confusione in quei giorni che sembrano ormai così lontani, già, parliamo dello scorso anno, anche se in realtà solo di qualche settimana fa.
Mi sono sempre chiesta come avrei fatto ad organizzare l'incontro Italia-Olanda tra queste quattro, sono proprio 4 di numero, mura. Alla fine ho pensato di non chiedermi e di improvvisare...
L'importante era stare tutti insieme e soprattutto, far stare insieme i due monelli che non si vedevano da qualche mese, ma, sopra-soprattutto godermi un po' figli e nipoti.
Tutto sotto controllo in questa mia "casa delle bambole", non siamo mai stati così vicini, vicini!
Gli ingredienti c'erano tutti, o quasi: in un angoletto l'albero di Natale, piccolo ma ricco di addobbi e luci, con sotto un sacco, sì, proprio un sacco di iuta rossa, pieno di pacchetti, la ghirlanda sulla porta, la tovaglia, pure quella rigorosamente rossa, sulla tavola che, per l'occasione è stata allungata e dove hanno trovato posto anche due sedie di passaggio.
A ripensarci bene potrei dire di aver creato una mia nuova tradizione natalizia:
qualcosa di nuovo (la mia casa)
qualcosa di vecchio (l'albero)
qualcosa di rosso (sacco, tovaglia...)
qualcosa di prestato (le sedie).
Questa volta  è andata così, per il prossimo anno darò spazio alla mia fantasia, per la voce "qualcosa di nuovo" potrà bastare una tazzina... rossa!
Sappiatelo subito, non ho passato ore ai fornelli, non mi sono cimentata a preparare pranzi e cene, questa damammaanonna ha perso un sacco di punti in cucina.
Allora, a cosa è servita la tavola con la tovaglia natalizia? A giocare! A giocare con Andrea e Meltemi!
Ho fatto conoscenza con i personaggi di Bakugan, ho aiutato a costruire la pista di GraviTrax, recuperando, come una contorsionista,  biglie sotto l'armadio, accettato e vinto 😉 sfide a Cluedo con Harry Potter, sono stata piacevolmente coinvolta da Taboo, mi sono impegnata a battere Andrea  in tornei di scala 40, briscola e scopa. 
P.S. Andrea mi ha pure chiesto un bicchiere di spuma 😲.
Il giorno di Natale, dopo il pranzo in ordine sparso, ci siamo dati appuntamento da me: "ragazzi non faccio niente di particolare, sarete tutti carichi di cibo, ci ritroviamo davanti a una fetta di pandoro e un bicchiere di bollicine ed i bambini potranno giocare ancora un po'" . Ok, io però ho preparato la crema di mascarpone che sul pandoro ci vuole proprio... almeno quella su dai nonna!
Ultime parole famose... è andata di pane, salame, formaggio e bollicine. Il pandoro è rimasto nella sua scatola, anche se qualcuno ha lanciato l'idea di farcirlo con il salame, mentre la crema non è uscita dal frigo. Io avrò perso punti, ma anche voi non date nessuna soddisfazione!
L'apoteosi della confusione... ma quanto mi mancava, mentre sto scrivendo,  rivedo quei momenti che si mescolano con altri...
L'ultimo chiuda bene la porta! Raccolgo bicchieri, avanzi, briciole, carte e fiocchi di regali scartati, bucce di arachidi, una palla di spugna, una tenda della camera, qualche tappo di sughero... e un po' di malinconia.
Il giorno dopo mi prendo una pausa, vanno tutti al cinema, Star Wars li rapisce tutti.
Però non è finita. Con Michela riesco a ritagliarmi un caffè e quattro chiacchiere tra donne nella sua pasticceria preferita, come quando era a Verona.
Le vacanze finiscono con un pomeriggio al Children’s Museum Verona, inaugurato pochi mesi fa. Dopo un'ora di laboratorio creando "cose" con particolari materiali da costruzione chiamati knupferli, ci siamo aggirati tra esperimenti con l’acqua, l’aria, la luce la meccanica, le leve, i suoni, l’energia, i colori, le costruzioni.
Mi sono fermata ad osservare i miei due monelli che si divertivano, 8 e 9 anni di risate, complicità, furbizia e spensieratezza e sentire Meltemi che ripeteva ad ogni occasione "lui è mio cugino" ... beh non aggiungo altro.
Io con Andrea abbiamo ipotizzato una fuga ad Amsterdam... chissà forse un giorno, intanto io ho già programmato un paio di check-in.















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