Questa volta parlo di me!.... perché a volte un po' di sano egocentrismo fa bene... "Chi si loda s’imbroda"?...vabbé, oggi va così, vi ho avvisati... il naufragar vi sia dolce in questo brodo 😂
Dunque, qualche tempo fa, su suggerimento della mia expat-personal-blogger nonché Michela, sono andata a cliccare su questo link www.mammedicervellinfuga.com che mi ha poi indirizzata anche ad una pagina FB: Mamme di cervelli in fuga è il blog dedicato alle mamme e alle famiglie dei giovani che, per studio o per lavoro, hanno scelto di andare altrove.
E' partito il "mi piace" è stato amore a prima vista fatto di quotidiani scambi di sentimenti, notizie, di fotografie... di gioie per rientri e tristezze per ripartenze. Faccio parte di questa community di mamme e... nonne 😉che condividono le loro esperienze e quelle dei loro figli e nipoti che vivono in giro per il mondo. E qui...mi sento pure fortunata... i 1500 km che mi separano da Amsterdam sono anche pochi...
Quindi, sempre attraverso questo blog, sono venuta a conoscenza del festivaldellelettere.it e del fatto, per me ancora più stimolante, del concorso legato a questo festival che per il 2017 aveva come tema "LETTERA AD UN CERVELLO IN FUGA".
L'idea di partecipare si è fatta sempre più strada... una lettera alla Miky, di quelle che mandavo una volta quando lei era in Inghilterra... scritta a mano con la penna bic!
Non ho detto nulla a nessuno, ho partecipato al concorso, inviando il mio manoscritto.
La sensazione di riempire un foglio in bella scrittura è impagabile, le parole sembrano vive...
L'edizione 2017 si è conclusa tra sabato 14 e domenica 15 ottobre (sto quasi facendo la cronaca in diretta... visto che sto bloggando a distanza di 24 ore!). Vari gli eventi in programma, ma ieri mattina, per me si è svolto quello più importante, il PRIMO INCONTRO LIVE MAMME DI CERVELLI IN FUGA : frecciarossa prenotata - accredito fatto - Milano arrivo!
Emozione, tanta emozione, dare un volto ad alcuni di quei visi con i quali si condividono esperienze, gioie e paure, soddisfazioni e malinconie e LONTANANZE... non eravamo tutte, ma tutte intorno a colei che ci tiene unite e che ha creato questo progetto: Brunella che sono riuscita ad abbracciare live.
La mia lettera? Non ho vinto... ma ho avuto i miei piccoli momenti di gloria...😉...
IL GIORNO
È arrivata una mail? No, un'epistola. A Milano il Festival delle lettere
di ANNA MANGIAROTTI Pubblicato il
...... Ma per ogni testo vale quel che una certa Donatella scrive al suo expat, rispondendo al desiderio di ricevere qualcosa che si possa toccare: «La tecnologia ci ha dato tanto, ma tolto piaceri palpabili. Ora sono qui a riprovarci, perché hai ragione tu, avere tra le mani un foglio scritto con la penna è un po’ come accarezzare quelle dita...».
FAMIGLIA CRISTIANA
LETTERE DELLE MAMME AI LORO "CERVELLI IN FUGA"
La tristezza per la lontananza, ma anche l'orgoglio per un figlio che si fa strada. Ecco alcuni stralci degli scritti che saranno letti da grandi attori a Milano sabato 14 e domenica 15 durante il Festival delle lettere, la manifestazione che celebra la scrittura epistolare.
14/10/2017
DONATELLA
C'è un passaggio tra quelle righe scritte fitte “ogni tanto spediscimi una lettera vera, come questa, che si possa toccare”. Qualche volta l'ho fatto ancora, ma non tanto spesso...la tecnologia ci ha dato tanto, ma tolto piaceri palpabili. Ora sono qui a riprovarci, perché hai ragione, avere tra le mani un foglio scritto con la penna è un po' come accarezzare quelle dita. (...)
Ho mescolato nella tua grande valigia le tue speranze con le mie e ho aggiunto una grande dose di fiducia in te: ne è uscita una miscela vincente che a distanza di quasi quattro anni dimostra ancora di essere la ricetta giusta.
C'è un passaggio tra quelle righe scritte fitte “ogni tanto spediscimi una lettera vera, come questa, che si possa toccare”. Qualche volta l'ho fatto ancora, ma non tanto spesso...la tecnologia ci ha dato tanto, ma tolto piaceri palpabili. Ora sono qui a riprovarci, perché hai ragione, avere tra le mani un foglio scritto con la penna è un po' come accarezzare quelle dita. (...)
Ho mescolato nella tua grande valigia le tue speranze con le mie e ho aggiunto una grande dose di fiducia in te: ne è uscita una miscela vincente che a distanza di quasi quattro anni dimostra ancora di essere la ricetta giusta.
E, per finire... queste sono le righe che sono state lette, a mia insaputa, durante la mattinata di incontro con le mamme:
"Lo so che non ritornerai
a stabilirti in Italia, l'hai ripetuto tante volte e sinceramente
anch'io non lo vorrei, preferisco tenermi dentro i miei nodi alla
gola durante le feste, i compleanni, ma sapere che respiri aria
buona, in tutti i sensi.
A volte mi racconti i
tuoi momenti difficili, le tue preoccupazioni, in altri casi non
dici...ma si intuisce dal tono della tua voce, da una conversazione
chiusa in fretta...non è stato, non è sempre tutto semplice...
“tranquilla mamma, mi organizzo”... ed io vorrei avere un paio di
ali.
Miky, una cosa voglio
dirti e so che mi capirai, anche perché sei una mamma anche tu: sarò
sempre vicina a te, nelle vittorie, nelle soddisfazioni, nei
festeggiamenti... ma anche nelle delusioni, negli errori, nelle
cadute... il verbo fuggire tra una madre ed un figlio non esiste"
Qui è arrivato il mio pianto... che qui si mescola al mio brodo...
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