domenica 6 giugno 2021

5^A



Sono venuta a prenderti a scuola, un po' in anticipo come sempre, e mi sono piazzata davanti al solito cancello, che era già aperto ed alcune classi erano lì pronte ad uscire. Ti ho cercato ma tu ancora non spuntavi.

Poi via via tutti fuori, ed io lì aspettavo di vederti, ma tu non c'eri finché ad un certo punto... il cancello è stato chiuso.

Perbacco, dove ho sbagliato? Attimo di sgomento, mi sono persa Andrea! 

Mi dirigo verso l'altra entrata e ti vedo venirmi incontro: ho sbagliato cancello, ma niente di grave, le uscite sono state differenziate ed alla tua classe  è stato destinato un altro passaggio ma io non lo sapevo.

I tuoi occhi sono sorridenti, ti guardo, mi sembra di vederti diverso, stai proprio crescendo, ci avviamo a salutare la maestra e raccogliamo lo zaino e una grande borsa piena di libri, quaderni e fogli: ciao 5^A!

Andiamo verso la macchina e tu con passo tranquillo al mio fianco mi chiedi se possiamo fermarci 5 minuti al parco. Hai voglia di fare quattro corse con i tuoi compagni di scuola, posso solo acconsentire. Riponiamo il bagaglio scolastico nel baule e ritorniamo indietro verso Villa Marioni Pullè alias "Villa Purè" da te così battezzata fin dai primi anni delle elementari.

- Andrea posso prenderti per mano? - 

- Ma sì nonna, qua non ci vede nessuno -

Lui non ha bisogno della mia mano per andare per strada, ma c'è tanto in quelle dita che si intrecciano.

Passato il varco del grande parco della villa, mi fermo.

- Andrea, ti aspetto qui, tu vai pure a cercare i tuoi amici, ci ritroviamo qui tra una mezz'oretta? -

- Ok nonna - 

Si arrampica verso una collinetta e non lo vedo più -

Mi siedo su un tronco, aspetto e faccio un giro di ricordi.

Ciao 5^A!

Domani sarà il tuo ultimo giorno di scuola primaria... anni volati. 

Ti rivedo uscire di corsa, con lo zaino più grande di te, cappello in mano, giacca sbottonata, mi scappi da tutte le parti. Saluti a voce alta i tuoi compagni. A volte ti devo rincorrere. "Ma dove vai zaino con quel bambino?"

Sali in macchina, cerchi la merenda, poi piscina... scherma... diritti a casa. 

Le solite domande: come è andata? cosa hai mangiato oggi? cosa hai lasciato nel piatto? Più o meno le solite risposte : bene, pasta e poi non mi ricordo, eh non ho mangiato tutto... Vabbè, prima o poi ce la faremo

Qualche volta sono riuscita a venire a vedere le tue recite, anche quelle al freddo in cortile e pure i saggi musicali in palestra.

Mi hai ripetuto le poesie imparate per ogni festa o ricorrenza, alcune in anteprima in gran segreto.

A volte abbiamo fatto i compiti insieme e ti ho pure interrogato... vogliamo parlare delle tabelline?

Ogni fine anno scolastico un "evviva le vacanze", oggi mi hai detto - Nonna non vedo l'ora che arrivi settembre per andare finalmente alla scuola media -.

Questa tua affermazione mi diverte e mi commuove nello stesso tempo, mi scappa un silenzioso "speriamo" mentre ti penso ormai adolescente.

Rimango ancora seduta sul tronco, ti lascio giocare senza venire a cercarti, goditi questi momenti con i tuoi compagni di scuola.

Eccoti di ritorno, sempre con il tuo passo tranquillo.

- Nonna ti sono passato accanto e non ti sei neppure accorta - Ero proprio assorta nei miei pensieri...

 Hai il viso arrossato, ti propongo una bibita al bar e dopo un attimo di titubanza accetti.

Ci incamminiamo, stavolta non ti prendo per mano, c'è troppa gente,  ma te la appoggio sulla spalla, ma non sono io che proteggo te, sei tu che sostieni me,

Ho visto i video dell'ultima festosa giornata di scuola. Grande la 5^A! Canti, regali, una valigia piena di ricordi e di cose preziose per il futuro e il pensiero  delle maestre emozionate che ha strappato una lacrima anche a me! Una pergamena consegnata a tutti gli alunni, con tanto di applauso e saluti a gomitate. Quando è stata la volta di Andrea è partito il coro dei compagni : "Andre mangia!!!" 




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