martedì 12 gennaio 2021

MELANDRE

  "L'Epifania tutte le feste si porta via"... 

Manco mal... si dice dalle mie parti, e, comunque sta Befana non è che sta volta ha fatto tanta fatica a portarsele via, almeno per quanto riguarda le mie.

Qua no feste, no party, no figli, no nipoti, e, per non farmi venire ulteriori malinconie non ho neppure allestito l'albero di Natale... ma che luci, ma che sfere, ma che magone! 

I regali sì, quelli c'erano, tutti ben impacchettati e disposti ordinatamente in un angolo di questo castello, così grande che se cado dal divano del salotto mi ritrovo direttamente in camera sotto il letto, senza passare dal via e senza banconota premio.

Le consegne delle strenne sono avvenute in due modalità:

Italian Style, mordi e fuggi, giusto il tempo di... niente, è stato bello vederti con la mascherina, a presto,  ciao ciao

Hollandse Stijl, Amazon ha consegnato? prepara il pacchetto, a presto, bye bye

Quindi, ecco, l'Epifania tutte le feste si è portata via, ma ci è rimasta la pandemia.

E, adesso?

Oggi sono qui, in questo Veneto freddo e arancione, che sia per la temperatura che per il colore mi fa sentire un po' più vicina all'Olanda, ma è poco consolante.

Sono qui, che aspetto, con attenzione e fiducia l'evolversi della campagna delle vaccinazioni. Quando sarà il mio turno, non mi interessa quale casa farmaceutica mi verrà iniettata, tanto in ogni caso, il mio vaccino si chiamerà MELANDRE, una dose di Meltemi in un braccio e una di Andrea nell'altro. 

Composizione: ogni dose contiene principi attivi di baci, abbracci, sorrisi arretrati

Indicazioni terapeutiche: sindrome da distanziamento

Posologia: ciclo di 2 dosi appena possibile

Effetti collaterali: rossori da bacio, lividi da abbraccio, sbellicosi da sorriso

Controindicazioni: ma quali?

Io ci credo e ci spero nel vaccino MELANDRE, perché so che appena sentirò il primo pizzicotto, si apriranno cassetti, da dove usciranno tavolate in allegria, progetti di vacanze, attese davanti a scuola, decolli e atterraggi, giochi in scatola, feste di compleanno, trolley, "nonna vieni", "nonna andiamo", passeggiate, corse, biciclette, monopattini, "mamma arriviamo", "mamma aspettaci"... e tanto ancora... ah sì... due gatti e anche un nuovo cucciolo di cane.

Non sono impazzita, lo so, ci vorrà ancora del tempo, serviranno ancora mesi, farò in tempo a sfoggiare le mascherine della collezione primavera-estate 2021, ma intanto nessuno mi vieta di svegliarmi la mattina e dirmi allo specchio con il sorriso "un giorno in meno"

L'ho detto anche ad Alexa... "scusami che numero vuoi sottrarre a un giorno?" è stata la sua risposta.

Lo specchio mi dà più soddisfazione... 😊 


Immagine di repertorio


P.S. ho scritto questo post per me, davanti a una tisana calda, per alleggerire un po' le giornate vissute chiusa in casa, il freddo di questi giorni rende meno pesante la raccomandazione di non uscire, anche se fuori c'è il sole... mettiamoci tutti buon senso e responsabilità, il sole esce ogni giorno per ognuno di noi...


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lunedì 21 dicembre 2020

BUONI ABBRACCI

 Mi risuona ancora nelle orecchie la voce stanca della tua mamma che con un fil di voce al telefono mi annuncia il tuo arrivo. Sinceramente non so ancora se mi abbia più commosso la notizia della tua nascita o quella vocina flebile che ha voluto a tutti i costi comunicarmi di persona "mamma è nato Meltemi, tutto bene... ci risentiamo" Il risultato non cambia: ho pianto!

Sono passati 9 anni, quante cose hai imparato: a viaggiare, a mangiare, a parlare, a camminare, a mangiare, a parlare, a correre, a mangiare, a parlare, ad andare in bicicletta, a mangiare, a parlare... e viaggerai, mangerai, parlerai...

La distanza non ci ha dato modo di festeggiare spesso i tuoi compleanni insieme e quest'anno mi sembri ancora più lontano. 

Mi sono così inventata un modo per rendere più toccabili e speciali i miei auguri. Te li ho spediti racchiusi in un biglietto. Un cartoncino blu e azzurro con una taschina colma di buoni validi per un abbraccio. 

Un bigliettino di buon compleanno che ho creato con le mie mani e che quando lo aprirai e lo toccherai spero possa regalarti qualche abbracciosa impronta piena di 

BUON COMPLEANNO MELTEMI




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mercoledì 9 dicembre 2020

I NOSTRI DIALOGHI

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Ci sentiamo praticamente tutti i giorni, in genere durante il tragitto che fai per andare a recuperare Meltemi a scuola. Ne approfitti per fare quattro chiacchiere e, lo so, per tenermi monitorata...

Dalla tua voce capisco se sei a piedi, in macchina, in bicicletta, se c'è vento e se piove,  in ogni caso, sei sempre di corsa... dalla voce del tram, capisco a che fermata ti trovi.

Mi racconti le ultime news su Meltemi, sui lavori di ristrutturazione in casa, su tutto quello che ti viene in mente, fino a: "ti chiamo dopo, ho una telefonata sotto", "sono arrivata, ci risentiamo", "se cade la linea è perchè qua non prende". Lo trovi sempre un altro attimo per finire il discorso lasciato in sospeso.

Dopo si passa al quotidiano scambio di  messaggi che comprende l'invio di foto di soggetti vari, prima di tutto scatti riguardanti i tuoi monelli, figlio e gatto, ma non mi fai mancare aggiornamenti relativi alle tue sperimentazioni culinarie, ai progressi di "questi benedetti lavori in casa", agli acquisti di prodotti di ogni genere "ti piace questo mamma?" e chi più ne ha più ne invii.

Ti rispondo sempre, a volte anche solo con una faccina sorridente o il pollice in su, a volte ti scrivo le mie obiezioni, se tu mi coinvolgi ti devi sorbire anche le mie critiche, o no?

In altri momenti arrivano  richieste tecniche ben precise, del tipo:

"Mamma si è fermata la caldaia", quindi io parto con le mie ipotesi e i miei suggerimenti (ho qualche conoscenza in merito) non certo risolutivi, ma almeno si tampona fino all'arrivo del tecnico. Poi torno in pista quanto mi sottoponi il preventivo per la riparazione/sostituzione. "tu che qualcosa ne capisci, cosa ti sembra?" Mi sembra che mi viene da ridere a parlare con te di potenza, portata, temperatura e pressione. 

"Mamma tu mi confezioneresti le lenzuola che qua non le trovo con le misure che mi servono?" cioè Michela, ne vogliamo parlare? un letto normale no? comunque non mi arrendo e rispondo con un link di una azienda italiana che può fare al caso suo. E' stato un successo! 

"Mamma ho spedito all'indirizzo tuo un pacchetto" fin qua niente di strano, finché passano i giorni e il pacchetto non arriva, una mattina intera al telefono con le poste, ce l'abbiamo fatta! Quindi visto che la spedizione è andata a buone fine, tu procedi con altri inoltri, però non tutti a me, ma alla sottoscritta vengono comunicati i numeri delle spedizioni, per poter così controllare i tracking.

"Mamma visto che tu non hai niente da fare, mi cerchi un sito dove posso comprare..." Ok quando rientro mi attivo. "Eh ma sei sempre in giro!" Ma potrò almeno portare fuori le immondizie!

"Mamma..." non le ricordo neppure tutte le tue richieste, anche perché tu sei un vulcano, quello che ti passa per la testa lo traduci in probabile azione ed io in qualità di collaboratrice tuttofare, cerco di soddisfare il possibile, per i miracoli, non ho successo neppure su di me, ti immagini se posso arrivare fino lì.

Mentre sto scrivendo, in questo preciso istante, suona il telefono, eccoti! Neppure il tempo di dire pronto e sento la tua voce "stai lì un secondo, ti richiamo tra un attimo" mi rimetto alla tastiera. Rieccoti: "mamma c'è un freddo qui! e sono pure inc...avolata, la scuola di Meltemi ha deciso di trasformare la cena di Natale della classe prevista per domani sera, in pranzo di Natale confermato per  domani a mezzogiorno" Lo so che ci stai lavorando da giorni per organizzare tutto sto evento al tempo del Covid, ci siamo confrontate sulla scelta di vassoi e mi hai sottoposto varietà di cibi da preparare che ti toccherà cucinare stanotte in compagnia di altre mamme di buona volontà... stavolta non posso proprio darti una mano, ma hai tutto il mio sostegno virtuale. Per la cronaca sto già ricevendo foto di pentole sul fuoco. 

A onor del vero devo anche ammettere che pure io non ti risparmio e nei nostri dialoghi ti butto lì i miei cartoncini di imprevisti e probabilità che tu raccogli sempre.

Certo che quando stamattina mi hai fatto la domanda "Cosa ha detto Rutte?"


...beh non mi hai trovata impreparata.


mercoledì 18 novembre 2020

DIECI

 Domenica 15 novembre 2020

Dialogo telefonico con Andrea in vista del suo imminente compleanno.


Nonna, adesso ti spiego!

Allora :

da 0 a 2 anni sono stato bambino piccolo

da 2 a 5 sono passato bambino

da 5 a 10 sono diventato ragazzino

da 10 a 12 sarò ragazzo

ma sarò anche hipster

Ma come hipster Andrea? a 10 anni? 

Ti dico di sì nonna è proprio così... 

Va bene se lo dici tu, io avevo un concetto diverso per quanto riguarda il significato di questo termine, ma, o mi sfugge qualcosa o mi stai prendendo in giro... (tanto per cambiare)

Scusa e dopo i 12 anni?

da 12 a 19 mi trasformerò in teenager 

Ok mi fermo con le domande che, visto e considerato che tutto il ragionamento è nato parlando, appunto del compleanno... farsi promettere motorino e macchina ci vuole un attimo. 


Mercoledì 18 novembre 2020

E' oggi, è proprio oggi Andrea! E poiché sei entrato nella fase ragazzo/hipster... e fatti finalmente sta birretta 😉




BUON COMPLEANNO N. 10 ANDREA!!!


P.S.  già 10 anni...  non riesco a crederci e non sono riuscita neppure a chiedere a lui dove mi abbia  cronologicamente collocata nella sua scaletta... una sola cosa vorrei domandargli... un abbraccio, quell'abbraccio ancora momentaneamente sospeso... 




lunedì 7 settembre 2020

4 CHIACCHIERE CON ANDREA

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Stamattina ho fatto una chiacchierata telefonica con Andrea che mi ha raccontato della sua lunga biciclettata fatta ieri. Da Borghetto lungo l'argine del fiume Mincio a Peschiera del Garda, con tanto di tuffo ristoratore nel lago, per poi ritornare a Borghetto. 


- Ma quanti chilometri ti sei fatto?

- 31 km

- Apperò Andrea! Bravo!!!

- Mi sono stancato nonna, ma un giro bellissimo!

Sono anni che mi riprometto di percorrere prima o poi questa ciclabile, intanto prima lui e poi... vedremo. 

L'argomento della conversazione passa quindi al tema della scuola.

- Allora Andrea sei pronto per tornare in classe? Tutto a posto?

- Non proprio nonna, non abbiamo ancora notizie precise.

Azzardo qualche domanda...

- Quanti siete in classe? Resterete tutti nella stessa aula?

- Sì sì, siamo in 21 e non ci sarà nessun cambiamento per fortuna. Pensa che invece la classe quarta verrà divisa perché sono in 26 (o 27 non ricordo più, ma non è il numero a fare la differenza nel caso in questione) e questo creerà sicuramente malcontento. Qualcuno avrà da ridire perché dopo quattro anni c'è il rischio che vengano divisi gruppi di amici, sai tra compagni si creano simpatie, ma anche antipatie... anch'io non mi trovo bene con tutti nella mia classe, ma ormai sono in quinta.

- Ma chi ti dice che non continueranno ad essere con te anche alle medie, quindi bisognerebbe cercare di andare d'accordo con tutti.

- Vabbé avrò pazienza, ma non me li porterò anche alle superiori spero!

- L'entrata in classe come sarà?

- Mi sa che fino alle 9 non saremo tutti al nostro posto.

- Quindi entrata uscita e spostamenti con la mascherina. Le interrogazioni?

- Dal banco nonna, non ci alzavamo mai neppure prima, quindi non cambia niente. La mascherina dovrà essere riposta in un sacchetto con la chiusura ermetica e ne dovremo avere anche una di ricambio in un altro sacchetto.

- La mattina la mamma prova la febbre?

- Sì e anche solo se mi cola il naso, ho un colpo di tosse, un po' di mal di gola, devo rimanere a casa fino alla fine dei sintomi. Pensa se mi ammalo a scuola mi mettono in un'aula in isolamento. Il problema è che c'è una sola classe destinata a questo e se stiamo male in più di uno, rimaniamo tutti insieme e ci possiamo contagiare a vicenda non si sa di cosa.

- E la mensa?

- Ci sarà, ma qualcuno rimarrà a mangiare seduto al banco. 

L'uscita, come sarà l'uscita Andrea?

- Sembra che usciremo a orari scaglionati, anche qui polemiche nonna. Non tutti i genitori/nonni/... hanno la possibilità di venirci a prendere in tempi diversi.



La conversazione è terminata così con qualche dubbio e qualche perplessità, con la speranza di non dover più attivare la didattica a distanza e la certezza che la prossima volta che ci vedremo questa nonna preparerà le crepes alla nutella!


- Ciao Andrea!

- Ciao nonna sssmack!







martedì 21 luglio 2020

E' FINITO IL TEMPO

E' finito il tempo di scrivere...o,  forse, è solo momentaneamente sospeso. 
Ci sono bozze in attesa di essere condivise, ma ogni volta che le rileggo, non mi piacciono più.
Mi appaiono finte e non mi riconosco tra quelle righe. 
Ho sempre passato ore davanti a questo schermo, a mettere insieme pensieri, emozioni, a costruire immagini, a raccontare, a raccontarmi, ma ora mi rendo conto che è fatica, che le parole non escono spontanee. Troppo tempo per buttare giù una frase, e, questo significa che tutto è forzato, che questa mia passione al momento non mi aiuta.
Ho scaricato le batterie e non trovo più il caricatore, l'ho perso.
Sto provando a comunicare tutto ciò non per trovare giustificazioni, o per ricevere commenti o ancora meno incoraggiamenti, se vi va leggete e basta, sto solo cercando di liberare la mia mente da quei pensieri pesanti che  mi passano per la testa, forse è quello che mi serve, è un tentativo  di ri-sintonizzazione di me stessa, lo sto facendo solo per me.
Le motivazioni, l'analisi, i perché... li ho dentro, qualcosa è ben chiaro, qualcosa è da elaborare, da superare o solo da imparare a conviverci, senza combattere più di tanto.
Non vuol dire che ho tirato i remi in barca, perché troverò sicuramente altre spinte e nuove energie, le sto cercando!
Adesso mi fermo...ma provo a FARMI una promessa: tornerò... da mamma a nonna, soprattutto da donna.
Ecco, visto che il tono finale è già diverso?!












lunedì 16 marzo 2020

IO SONO ANCORA QUA


Lunedi 16 marzo... oggi sarei dovuta tornare in Italia....ma..

Io sono ancora qua... Eh già.



"Stai meglio lì sai... Almeno non sei da sola, ci sono Michela e Meltemi, qua è tutto così surreale"
Chi mi conosce un po' di più sa di avere sicuramente ragione nel fare queste affermazioni, nel darmi queste motivazioni.
Non riesco ad immaginare la mia città vuota e silenziosa. Osservo le foto che mi vengono inviate, leggo i commenti, le notizie, parlo al telefono con le amiche, con mia mamma, qualche collegamento Skype con Andrea, ma non respiro quel clima pesante, non sento e non vedo nulla dal vivo, non percepisco  la tensione della situazione... io sono ancora qua.

Anche se da  oggi qualcosa sta cambiando pure quassù...purtroppo: scuole chiuse,   oltre a bar e ristoranti, musei, uffici pubblici, si lavora in modalità  smart working. Si comincia in questo modo, poi si vedrà...
Il tavolo della cucina di Michela è diventato per metà scrivania di ufficio e per metà banco di scuola.




Io mi sono creata la mia postazione sul letto di Meltemi. Li lascio tranquilli, l'inglese e l'olandese non sono le mie materie preferite, magari potrei entrare in gioco nell'ora di math... o gym.

Fino a ieri non era così, ma  il virus, questo terribile virus ha preso piede in maniera veloce e preoccupante anche qui. 

Quando sono arrivata, il 2 marzo, mi sono trovata per una decina di giorni sola con Meltemi, e, insieme abbiamo organizzato le nostre giornate, in tutta tranquillità.
Al mattino sveglia presto, quindi:
1) sfamare il gatto
2) controllare l'agenda settimanale del monello
3) preparare il lunch box per il pranzo dello scolaro
4) svegliare il dormiglione
5) preparare la colazione
6) dai veloce lavarsi e vestirsi
7) muoviti... presto che è tardi
8) eccoci finalmente alla fermata del tram
Il punto 7) è diventato il nostro ritornello quotidiano, ci siamo pure visti Alice nel Paese delle Meraviglie, per entrare meglio nella parte. 

Durante l'ultimo tratto di cammino a piedi verso scuola è un continuo chiacchierare e saltare, di Meltemi, sui mattoncini di cemento del marciapiede.
Una mattina viene incuriosito da un lombrico... ops tanti lombrichi... che stanno uscendo dal prato che costeggia il percorso  pedonale. Continuando a balzellare per evitarli arriviamo a scuola.
Il giorno seguente gli incontri si ripetono e pure i saltelli. La strada viene rinominata "vermi straat.

Ho trascorso le mie mattinate camminando talmente tanto che le mie scarpe sono pronte per fare gli ultimi 4 passi dal calzolaio... ma qua ho portato solo queste... eh, dai ne vendono ancora ad Amsterdam...
Lasciato lo studente a scuola  ritorno sempre verso casa by foot:  i miei primi 5 km quotidiani.
Salgo, sistemo un po' e poi di nuovo fuori senza meta... va dove ti porta il piede.
Non mi ricordo neppure dove sono stata, però ho tutto documentato nella galleria del telefono. Il mio motto "oggi scatteggio" ha riempito la scheda del cellulare. Ci sono state giornate in cui ho scarpinato anche per 17/18 km:di cui gli ultimi 5 km sempre per andare a riprendere Meltemi a scuola.


























 proposito nel pomeriggio niente lombrichi sulla via che torna a riprendere il suo nome originale... Jan Tooropstraat, era meglio il nostro.

Il tempo mi ha regalato tante ore di sole, non ho patito il freddo e neppure mi sono trovata in mezzo alle bufere di vento del mese scorso, questo infatti  è il mio secondo giro a distanza di 15 giorni, ormai gli aerei non mi fanno quasi più effetto... quasi.

Rientrata Michela il mio ritmo rallenta e, visto il susseguirsi di provvedimenti, tutto sta forzatamente frenando.


Stamattina, sono uscita con la fantasia, visita tra le piramidi in Egitto con una giovane guida personale multilingue, che mi ha spiegato tutto sulle mummie. 




Il mio pensiero è sempre per la mia Italia #andratuttobene e tutto deve andare bene anche qua! ... cosa vuoi che siano le mie scarpe rotte...


P.S. ho tenuto questo post fermo ... presa a seguire notizie e con zero voglia di condividere: oggi 10 aprile sono ancora qua.